Mud, istruzioni per l’uso

Mud, istruzioni per l’uso

Cos’è il MUD
Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è una comunicazione che enti ed imprese devono presentare annualmente, nella quale indicare la quantità e la tipologia di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente.

Chi deve presentare il MUD
• Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti;
• Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
• Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
• Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
• Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi.

Scadenza MUD
Il D.P.C.M. 26 gennaio 2024 «Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2024» è stato pubblicato sulla GU Serie Generale n. 52 in data 02/03/2024, la scadenza per la presentazione del MUD è fissata 120 giorni dalla data della pubblicazione, pertanto dovrà avvenire entro il giorno 30 giugno 2024. In considerazione del fatto che il 30 giugno 2024 coincide con un giorno festivo, la scadenza per la per la presentazione viene prorogata al primo giorno seguente non festivo, ovvero al 1° luglio 2024.

Sanzioni
L’art. 258 comma 1 del decreto legislativo n. 152 del 2006, prevede che: “1. I soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, che non effettuino la comunicazione ivi prescritta ovvero la effettuino in modo incompleto o inesatto sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemila euro a diecimila euro; se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine stabilito ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro a centosessanta euro”.

Esenzioni
Ai sensi dell’articolo 190 comma 6 (come modificato dal D.Lgs. n. 213/2022), gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del Codice civile produttori iniziali di rifiuti pericolosi, nonché i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici Ateco 96.02.01, 96.02.02, 96.02.03, 96.09.02 che producono rifiuti pericolosi, compresi quelli aventi Codice Eer 18.01.03*, relativi ad aghi, siringhe e oggetti taglienti usati ed i produttori di rifiuti pericolosi non rientranti in organizzazione di Ente o impresa, quando obbligati alla tenuta del registro ai sensi del comma 1, possono adempiere all’obbligo con una delle seguenti modalità, che sono valide anche ai fini della comunicazione al catasto di cui all’art. 189:
a) con la conservazione progressiva per tre anni del formulario di identificazione di cui all’articolo 193, comma 1, relativo al trasporto dei rifiuti o dei documenti sostitutivi previsti dall’articolo 193;
b) con la conservazione per tre anni del documento di conferimento rilasciato dal soggetto che provvede alla raccolta di detti rifiuti nell’ambito del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183.
I soggetti sopra indicati non sono quindi tenuti alla presentazione del MUD in quanto assolvono all’obbligo di presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto o della conservazione del documento di conferimento.

Info: ambiente@firenze.cna.it – 0552651575

Prenotazione appuntamento

MUD in scadenza il 1 Luglio 2024

MUD in scadenza il 1 Luglio 2024

Il nuovo modello MUD è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, facendo slittare la scadenza di presentazione al 1 Luglio 2024.  Si conferma che le novità approvate non riguardano la comunicazione riservate alle imprese.

Le imprese che devono presentarlo sono:

  • tutti i produttori di rifiuti pericolosi (esclusi i settori estetica e acconciatura);
  • i produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali ed artigianali, solo se hanno più di 10 dipendenti (titolari e soci solo se a busta paga + lavoratori calcolati con riferimento al 2023).

La sanzione prevista per la mancata, inesatta o incompleta effettuazione della comunicazione va da 2.000 a 10.000€.

Sarà comunque possibile presentare la dichiarazione entro il sessantesimo giorno successivo la scadenza con sanzione ridotta da 26 a 160€.

Possiamo assistere le aziende per la predisposizione della suddetta dichiarazione annuale. Per informazioni: ambiente@ambienteimpresa.net

Prenotazione MUD

MUD in scadenza il 1 Luglio 2024

Mud: presto il nuovo modello di dichiarazione ambientale

Anche quest’anno la scadenza MUD sarà posticipata. E’ infatti in pubblicazione il D.P.C.M. contenente alcune novità relative al modello di dichiarazione, che comunque non dovrebbero riguardare la comunicazione riservata alle imprese. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, come previsto dalla normativa, dovranno trascorrere 120 giorni per l’invio, con scadenza quindi successiva al 30 aprile.

Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale è la comunicazione che enti e imprese presentano ogni anno, indicando quanti e quali rifiuti hanno prodotto e/o scaricato durante il corso dell’anno precedente.

Le imprese che devono presentarlo:

  • tutti i produttori di rifiuti pericolosi (esclusi i settori estetica e acconciatura);
  • i produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali ed artigianali, solo se hanno più di 10 dipendenti (titolari e soci solo se a busta paga + lavoratori calcolati con riferimento al 2023).

La sanzione prevista per la mancata, inesatta o incompleta effettuazione della comunicazione va da 2.000 a 10.000€.

Sarà comunque possibile presentare la dichiarazione entro il sessantesimo giorno successivo la scadenza con sanzione ridotta da 26 a 160€.

Ambiente Impresa, società del Sistema CNA Firenze specializzata nelle pratiche ambientali, salute e sicurezza nonché nella formazione può assistere le aziende per la predisposizione della suddetta dichiarazione annuale.

Per informazioni: ambiente@ambienteimpresa.net

Rentri: come compilare i nuovi registri di carico e scarico rifiuti e il formulario di identificazione

Rentri: come compilare i nuovi registri di carico e scarico rifiuti e il formulario di identificazione

Lo scorso 21 Dicembre, sul portale www.rentri.gov.it, è stato pubblicato il nuovo decreto direttoriale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che contiene le istruzioni di compilazione dei nuovi modelli di registro di carico e scarico rifiuti e dei formulari di identificazione che entreranno in vigore per tutti i produttori il 13 Febbraio 2025 (in forma cartacea per i produttori con meno di 50 dipendenti fino alla rispettiva scadenza di iscrizione).
Entro il mese corrente il Ministero dovrebbe attivare sul portale Rentri un’apposita area di prova per iniziare a familiarizzare con il nuovo sistema; sono già disponibili le prime F.A.Q e materiali di supporto che saranno poi integrate in corso d’anno.
Con questi primi passaggi, comincia quindi a delinearsi a grandi linee questo nuovo sistema di tracciabilità che rivoluzionerà gli adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti di tutti i soggetti coinvolti, a partire dal prossimo anno.
Parallelamente allo sviluppo del sistema e alla pubblicazione di nuovo materiale di supporto, Ambiente Impresa nei prossimi mesi accompagnerà le aziende in questa transizione e svilupperà appositi servizi di supporto con adeguate iniziative informative e formative.Per ulteriori info: ambiente@ambienteimpresa.net

Progetto “Stile”: tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy

Progetto “Stile”: tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy

STILE è un percorso per l’acquisizione della qualifica IFTS nell’ambito delle Tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy, integrato con la figura regionale del Tecnico delle attività di realizzazione di modelli di pelletteria nuovi o preesistenti finalizzato allo sviluppo di competenze strategiche per le imprese della filiera Moda.

Il percorso formerà figure professionali che opereranno nel reparto di modelleria di aziende di pelletteria, lavoreranno a stretto contatto con lo stile, lo sviluppo prodotto, l’area commerciale-marketing e con le aree produttive coinvolte nel processo di sviluppo del prodotto (taglio e prototipia).

Si tratta di un progetto di Ambiente Impresa, in partenariato con Università degli Studi di Firenze – ITS MITA Made in Italy Tuscany Academy – IIS Benvenuto Cellini Tornabuoni – Consorzio Pegaso Network e BBC Pelletterie.

Per la presentazione del progetto viene richiesta la disponibilità delle aziende del settore ad accogliere allievi in stage e/o all’assunzione. Si precisa che tale manifestazione è necessaria per la presentazione del progetto, ma non è in alcun modo vincolante; pertanto potrà essere non confermata al momento dell’effettivo svolgimento del corso. L’attività di stage è prevista indicativamente per il periodo gennaio-marzo 2025 e non comporta nessun costo in capo all’azienda. Il sostegno al progetto garantirà l’opportunità di disporre la prelazione sugli allievi formati per eventuali stage ed assunzioni.

Gli interessati devono trasmettere due moduli scaricabili al piede, sottoscritti dal legale rappresentante, unitamente alla carta di identità del firmatario. Viene richiesta la trasmissione di tale documentazione, entro il 12/01/2024, all’indirizzo ipini@ambienteimpresa.net

Informazioni di dettaglio sulle caratteristiche del percorso formativo nell’abstract scaricabile qui.

Modulo dichiarazione disponibilità a stage
Modulo dichiarazione disponibilità a assunzione

 

Aggiornamenti su esenzione nomina consulente ADR per speditori merci pericolose (rifiuti compresi)

Aggiornamenti su esenzione nomina consulente ADR per speditori merci pericolose (rifiuti compresi)

Con il Decreto del 7 Agosto 2023 (G.U. 20 Settembre 2023 n. 220) sono state introdotte modifiche riguardanti la regolamentazione dei casi di esenzione dall’obbligo di nomina del consulente ADR per il trasporto di merci pericolose su strada.

Dal 1 Gennaio 2023 infatti, l’obbligo di nomina del consulente ADR era stato esteso anche alla figura dello speditore di merci pericolose (tra i quali anche i produttori di rifiuti pericolosi) generando preoccupazione per tutte le imprese coinvolte.

Con tale decreto, il legislatore ha voluto estendere l’esenzione alla nomina del consulente ADR per specifiche casistiche. Tuttavia il risultato di tale “semplificazione” ha purtroppo introdotto ulteriori appesantimenti, quali ad esempio la tenuta di un registro specifico.

Inoltre viene confermata la responsabilità da parte dell’impresa (anche in caso di esenzione) di assicurare la formazione costante in merito al trasporto di merci pericolose (formazione documentata e conservata per almeno 5 anni) rivolta a tutto il personale coinvolto nella spedizione/imballaggio/carico di merci pericolose.

Di seguito le due casistiche di esenzione che interessano maggiormente i produttori di rifiuti pericolosi.

1) Esenzione per trasporti in colli

Le imprese che spediscono merci pericolose confezionate in colli possono beneficiare dell’esenzione con alcune condizioni:

  • Massimo 24 operazioni anno e massimo 3 operazioni al mese;
  • Rispetto di specifici limiti quantitativi (paragrafi 1.1.3.6.3 e 1.1.3.6.4 manuale ADR 2023);
  • Tenuta registro di monitoraggio del numero di spedizioni eseguite annualmente (classificazione ADR, data, tipo di confezionamento, quantitativo netto) e conservato per un minimo di 5 anni.

2) Esenzione per spedizioni occasionali in cisterna / alla rinfusa

Le imprese che spediscono merci pericolose in cisterna o alla rinfusa possono beneficiare dell’esenzione alle seguenti condizioni:

  • Solo per particolari categorie di merci (gruppo imballaggio III – categoria trasporto 3 o 4)
  • Massimo 12 operazioni anno e massimo 2 operazioni al mese;
  • Massimo 50 tonnellate annue
  • Tenuta registro di monitoraggio del numero di spedizioni eseguite annualmente (classificazione ADR, data, tipo di confezionamento, quantitativo netto) e conservato per un minimo di 5 anni.

A fronte di quanto descritto, CNA sta cercando di intervenire attraverso il consueto decreto milleproroghe, per fornire alle imprese più tempo per adeguarsi.

Allo stesso tempo stiamo valutando strumenti a supporto delle imprese per la tenuta dei registri di monitoraggio e per la formazione in modalità e-learning.

Rifiuti alluvionati: come gestirli

Rifiuti alluvionati: come gestirli

La Regione Toscana ha emanato due ordinanze circa la gestione dei rifiuti urbani alluvionati.

Per la provincia di Firenze:

tutto ciò che è rifiuto “simile” all’urbano prodotto negli uffici (come arredi, carta, attrezzature informatiche e altro) potrà essere conferito direttamente agli Ecocentri di ALIA anche con mezzi propri privi di autorizzazione al trasporto.

Per il Comune di Campi Bisenzio il conferimento può avvenire anche nell’area pubblica di accumulo creata presso il parcheggio pubblico in via Einstein e nell’area che si trova all’intersezione fra via Chiella e via Tosca Fiesole.

CNA ha inoltre chiesto alla Regione di:

  • equiparare ai rifiuti simili agli urbani anche le materie prime e i semilavorati alluvionati, definendo per codici ATECO i settori produttivi (esempio tessile, abbigliamento pelletteria, alimentare);
  • valutare anche per le aree produttive (adesso escluse dalle ordinanze) la possibilità di reimmissione in alveo di acque presenti in aree come i piazzali (previa valutazione del servizio idrico).

Aggiornamenti su questo sito

Il nuovo sistema di tariffazione TARIC: cosa occorre sapere

Il nuovo sistema di tariffazione TARIC: cosa occorre sapere

In queste settimane molti imprese hanno ricevuto o riceveranno la fattura di ALIA con il nuovo sistema di tariffazione TARIC (Tariffa Corrispettiva) in vigore dal 1 gennaio 2023.

Diversamente dalla TARI, per i Comuni che hanno deciso di adottare questo nuovo sistema, è applicato lo stesso Regolamento e le stesse tariffe.

Mentre la TARI calcolava sia la quota fissa che quota variabile sui mq dei locali, la TARIC si differenzia per il calcolo della quota variabile sulla base dei conferimenti/svuotamenti che ogni utente effettua nel periodo di fatturazione.

Come avviene il calcolo? 

ALIA addebiterà ad ogni utente due svuotamenti di rifiuto indifferenziato – RUI (contenitore grigio) al mese, al di là del fatto che sia stato effettivamente esposto su strada il contenitore. L’utente che espone il contenitore più di 2 volte al mese, si vedrà addebitata una maggiorazione.

Il costo varia in base al volume del contenitore che ogni utenza ha in dotazione: più grande è il contenitore, maggiore è il coefficiente di calcolo, quindi maggiore l’importo fatturato

Abbiamo detto che la TARIC quantifica gli svuotamenti del rifiuto indifferenziato ai fine della fatturazione del servizio. E i restanti contenitoridella carta, multimateriale e organico, che ruolo hanno?

Ovviamente è fondamentale che l’utente faccia una buona raccolta differenziata per due ragioni:

  1. più si differenzia, minore è la produzione di rifiuto indifferenziato, quindi possibilità di avere in dotazione contenitore di piccola/media dimensione;
  2. l’esposizione dei contenitori dei rifiuti differenziati, produce una premialità con sconti in fattura.

La quota variabile della tariffa potrà essere aumentata o ridotta con le seguenti percentuali:

  • in aumento se il rapporto differenziata/indifferenziata è inferiore al 40%;
  • in diminuzione se il rapporto differenziata/indifferenziata è superiore al 70%.

Come avviene la fatturazione?

Per la TARIC (servizio e non più tributo), è stata emessa la prima fattura per il 1° semestre 2023, conteggiando gli svuotamenti effettuati da aprile a giugno, considerandoli validi anche per i primi tre mesi dell’anno (periodo nel quale ALIA ha consegnato i TAGS). Per il Comune di Lastra a Signa la prima fattura comprenderà i primi 9 mesi del servizio.

A regime la TARIC verrà fatturata trimestralmente, calcolando gli svuotamenti effettuati dall’utenza nel periodo di riferimento. L’importo della fattura potrà variare nei trimestri in base al comportamento dell’utente.

Consigli per il futuro

Da una prima analisi fatta sulle fatture che ci avete inoltrato, riteniamo utile suggerire (in particolare a coloro che hanno ricevuto fatture molto elevate), delle azioni che possono modificare i comportamenti finora adottati, con il fine di ottenere per il futuro una fatturazione del servizio più equa e condivisibile:

  1. verificare le dimensioni/volumi dei contenitori in dotazione, in particolare quello del RUI (rifiuto indifferenziato) di colore grigio.
  2. valutare se le dimensioni sono corrispondenti alle proprie esigenze, ricordando che nei contenitori di ALIA devono essere conferiti solo i rifiuti urbani;
  3. nel caso si valutasse che il contenitore del rifiuto indifferenziato (grigio) sia sovradimensionato, attivarsi quanto prima con ALIA per chiedere la sostituzione del contenitore ritenuto troppo grande, con uno di dimensioni ridotte. Viceversa per i contenitori dei rifiuti differenziati;
  4. per chi sprovvisto, chiedere la fornitura del contenitore per la raccolta dei rifiuti organici (marrone). Abbiamo verificato che lo svuotamento anche di questa frazione di rifiuto, incide favorevolmente nel raggiungimento di un buon livello di raccolta differenziata, permettendo quindi l’accesso alla premialità in fattura;
  5. esporre il contenitore del rifiuto indifferenziato (grigio) solo quando è pieno e comunque non più di 2 volte al mese.

Nel sito di ALIA (https://simula.aliaserviziambientali.it/), è attivato un simulatore per poter valutare i propri comportamenti in funzione degli svuotamenti fatti in base alle dimensioni dei contenitori in dotazione. La simulazione permette di comprendere se l’utente ha raggiunto un buon livello di raccolta differenziata che si tradurrà in una premialità in fattura.

Infine è sempre utile ricordare che i rifiuti generati nei cicli produttivi o durante le varie fasi di   lavorazione, sono classificati rifiuti speciali. Coloro che gestiscono tali rifiuti, nel rispetto della normativa ambientale, hanno diritto alla riduzione sulla quota fissa della tariffa, presentando la domanda di riduzione a ALIA.

Rentri: come compilare i nuovi registri di carico e scarico rifiuti e il formulario di identificazione

Aggiornamento sul RENTRI

Il Decreto Ministeriale n. 59 del 4 aprile 2023, contenente il regolamento d’attuazione e le modalità di funzionamento del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, sarà applicato, con modalità dilazionate nel tempo, a partire dal 15/12/2024.
Il Decreto definisce le regole generali, la sua funzionalità è rimessa a futuri decreti direttoriali.
In data 25/9/2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito il primo dei decreti previsti dal D.M. 59/2023, che delinea le tempistiche per l’iscrizione al nuovo sistema e per l’utilizzo dei nuovi modelli di registro cronologico di carico e scarico e di formulario di identificazione del rifiuto.
A partire 13/02/2025 infatti saranno abrogati gli attuali modelli di registro di carico e scarico rifiuti e formulario di identificazione, in vigore dal 1998.
Chi e quando si deve iscrivere al RENTRI
I soggetti tenuti ad iscriversi al RENTRI, sono gli stessi (enti e imprese) che ad oggi hanno l’obbligo di gestire il registro di carico e scarico rifiuti.
Soggetti esclusi dall’iscrizione:
  • Produttori di soli rifiuti NON pericolosi fino a 10 dipendenti
  • Imprenditori agricoli che producono rifiuti NON pericolosi
  • Estetiste, acconciatori, tatuatori, medici in libera professione (tutti i rifiuti).
Cosa fare nell’attesa?
Al momento non sono state pubblicate le istruzioni per l’iscrizione al RENTRI, sappiamo che si potranno effettuare esclusivamente in via telematica tramite il portale e che al momento dell’iscrizione, alcune informazioni saranno automaticamente ricavate, ad esempio, dal Registro Imprese.

Per evitare disallineamenti in fase d’iscrizione, potrebbe essere utile già da ora, verificare la correttezza dei dati presenti al Registro Imprese. In caso di informazioni non corrette o non aggiornate, si consiglia di variarle, evitando così problemi in fase di iscrizione.

Un altro aspetto, forse il più urgente e consigliato, è quello di verificare la propria gestione dei rifiuti, sia dal punto di vista delle modalità di tenuta del deposito temporaneo dei rifiuti (aspetto che può comportare problematiche anche di carattere penale) che da quello di compilazione dei formulari (vengono compilati dal trasportatore, ma sono di primaria responsabilità del produttore) e del registro stesso (spesso visibilmente fatto a posteriori con il peso verificato dato dal destinatario, e quindi incompatibile con i tempi di registrazione previsti dalla norma).

Come già ricordato, le regole base non cambiano, ma il sistema digitale potrebbe fare emergere criticità che oggi, con il sistema cartaceo, possono essere “gestite”: con il RENTRI NON SARA’ POSSIBILE o comunque, eventuali rettifiche saranno tracciate.

Per ogni chiarimento o informazione: info@ambienteimpresa.net.

Corsi Responsabile Tecnico Rifiuti

Corsi Responsabile Tecnico Rifiuti

E’ nel pieno della sua operatività la disciplina di qualificazione dei Responsabili Tecnici delle imprese iscritte all’Albo Gestori Ambientali che richiede il superamento di verifiche organizzate dall’Albo Gestori mediante esami scritti composti da 80 domande a quiz a risposta multipla: 40  relativi al modulo base e 40 al modulo specialistico. E’ dispensato dalle verifiche solo il legale rappresentante dell’impresa che abbia ricoperto e ricopra contemporaneamente anche il ruolo di Responsabile Tecnico e che abbia maturato almeno un’esperienza ventennale.

Con la fondazione Ecipa organizziamo corsi preparatori alle verifiche rivolti a coloro che per assumere il ruolo di Responsabile Tecnico devono affrontare la:

  • verifica iniziale: in caso di nuova carica (nuovo Responsabile Tecnico) oppure in caso di nuova categoria per Responsabile Tecnico già iscritto al 16/10/2017
  • verifica di aggiornamento: a partire dal febbraio 2022 ed entro il termine del periodo transitorio (ottobre 2023) tutti i Responsabili Tecnici già iscritti all’Albo Gestori alla data del 16/10/2017 devono affrontare tale verifica per confermare l’abilitazione.

Attenzione: per l’iscrizione ai corsi non sono richiesti requisiti specifici, ma si raccomanda di verificare i requisiti completi, professionali e soggettivi, richiesti per l’iscrizione al ruolo di Responsabile Tecnico presso l’Albo Gestori (es: titolo di studio minimo scuola superiore di secondo grado, cittadinanza italiana, requisiti morali), compresi i requisiti specifici richiesti per la categoria/classe di iscrizione dell’azienda.

I  corsi sono strutturati in un modulo base per chi deve sostenere la verifica di aggiornamento (20 ore) e un modulo base per chi deve sostenere la verifica iniziale (24 ore) e in moduli specialistici per la categoria 8 (20 ore) e le categorie 1-4-5 (20 ore), conformemente alla struttura della verifica. I moduli possono essere frequentati anche singolarmente. I corsi non sono obbligatori e non sono abilitanti. Le attività vengono avviate al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.

Le lezioni si svolgono a distanza in modalità sincrona, con lezioni che consentono interattività tra docente e partecipanti. La didattica è supportata da materiale sviluppato dai docenti, che viene messo a disposizione di tutti i partecipanti in formato digitale, insieme a documenti di interesse di altre fonti.

I corsi attualmente attivi sono:

  1. Modulo specialistico categoria  1-4-5 (raccolta e trasporto di rifiuti urbani, speciali non pericolosi e speciali pericolosi) – costo 576 euro + iva
    20 ore – 5 incontri di 4 ore (ore 09:00-13:00) – me 03/05 | lu 15/05 | me 17/05 | me 24/05 | me 31/05/2023
    Sintesi degli argomenti, in linea con le domande d’esame ai seguenti capitolo: 1. Normativa sull’autotrasporto; 2.1 Norme generali; 2.2 Gestione dei rifiuti urbani;  3. Normativa sulla circolazione dei veicoli 4. Normativa trasporto merci pericolose ADR; 5. Comportamento in caso di incidente.
  2. Modulo specialistico categoria 8 (intermediazione e commercio dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi) costo 576 euro + iva
    20 ore – 5 incontri di 4 ore (ore 09:00-13:00) – ve 26/05 | me 07/06 | ve 09/06 | me 14/06 | ve 16/06/2023
    Sintesi degli argomenti, in linea con le domande d’esame ai seguenti capitoli:1. Definizioni e responsabilità; 2. Adempimenti amministrativi specifici all’intermediazione e commercio dei rifiuti e registrazioni amministrative in materia ambientale; 3. Le spedizioni di rifiuti disciplinate dal regolamento CE 1013/2006: le spedizioni dei rifiuti tra Stati membri, le importazioni nella Comunità da parte Terze, le esportazioni dalla Comunità verso Paesi Terzi e in transito nel territorio della Comunità, le procedure di notifica, le spedizioni di rifiuti della lista verde; 4. Definizione trasporto intermodale; 5. Dlgs 231/2001
    Argomento trattato parzialmente : 5. Cenni di diritto commerciale 

Per iscriversi compilare e rispedire come indicato le seguenti schede:

Prossimamente saranno organizzati corsi “base” – completo (24 ore), “base” – aggiornamento (20 ore) per tutte le categorie

Info: segreteria@ambienteimpresa.net –  055339761